Una volta fui invitato a cena a casa di Hello Kitty. C'era tra noi una certa confidenza, ma non volevo sembrare cafone arrivando a mani nude, così entrai in un supermercato che si trovava sotto casa sua e rubai una scatoletta di straccetti di pollo con verdure.
Hello Kitty mi aprì la porta, avvolta in una vestaglia di pizzo: per la casa c'era un intenso odore di pollo al forno con le patate.
Iniziai a sudare freddo: lei sembrò non accorgersene, o forse era troppo gentile per farmelo notare. Prese dalle mie mani la scatoletta come fosse il regalo più bello che le avessero mai fatto e la portò in cucina, lasciandomi accomodare sul divano di pelle che riempiva il soggiorno. Sentii che armeggiava con l'apriscatole e il cuore lentamente mi tornò a battere normalmente.
Le chiesi se potevo usare il bagno: avevo bisogno di rinfrescarmi il volto.
Hello Kitty mi gridò che potevo fare come se fossi a casa mia: c'era anche una lettiera tutta per me, se avessi avuto bisogno.
Non ebbi il coraggio di confessarle che ero stitico.
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